03 May
2016
67° GP Lotteria 2016
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a sulky fermi…

Alla fine a vincere è stato quello che ha dato l’impressione di essere complessivamente il più forte. La 67.a edizione del Gran Premio della Lotteria di Agnano è andata a Oasis Bi e a Johnny Takter che ha indovinato tutto in una finale nella quale, come spesso avviene, non sono mancate le polemiche.

foto f.autore / Ippodromi Partenopei

Cominciamo proprio dall’ultimo atto, dalla finale appunto, con Johnny Takter che è riuscito a contenere un Voltigeur de Myrt partito forse in maniera meno travolgente di quanto non avesse fatto in precedenza in batteria. Oasis Bi con il numero all’esterno li ha scavalcati tutti; Gabriele Gelormini si è visto rientrare Pascià Lest ed è rimasto aria in faccia in seconda corsia.

“A quel punto non potevo rimanere di fuori – ha ammesso “Gaby’” e ho deciso di provare a mettere pressione a Oasis Bi. Ne è venuta fuori una partita a scacchi si, ma ad alta velocità”.
Johnny Takter a sua volta ha spiegato: “Avevo visto dei filmati, mi ero consigliato con altre persone e avevo tratto la conclusione che Voltigeur de Myrt potesse tendere ad allargare un po’ nel finale come aveva fatto in altre occasioni e quindi a quel punto ho deciso di lasciarlo andare.”

Già, ma nel frattempo si era andati da 40.8 per i primi 600 metri che, pur su una pista indubbiamente resa veloce dal “lavaggio” cui era stata sottoposta dalle piogge della sera prima, costituiscono pur sempre una misura stratosferica.
Una mossa, quella del driver svedese, che ha suscitato qualche polemica nell’entourage di Princess Grif, terza con grandissimo onore.
Così come nei bar sport ippici, reali e virtuali, si è dibattuto a lungo e tanto si dibatterà su quell’allargamento finale del francese di Roberto Donati: stanchezza (sarebbe legittima dopo un treno di corsa così veloce e alla seconda prova in poche ore) o piccola incertezza del suo interprete nell’atto di tirare giù la briglia?
Tutte le tesi sono giuste o sbagliate. Quello che conta è il risultato finale e vede premiato un cavallo sicuramente di prim’ordine che dopo tanti piazzamenti nelle corse di vertice ha colto un successo importante a una media notevole (1.10.7 record della finale) e con parziali da capogiro: 56.1 per gli 800 metri; 1.10.7 per il km.
Un successo che vale l’invito all’Elitlopp di fine mese (già arrivato) e che conferma come gli organizzatori partenopei avessero visto giusto nell’operare un buon pressing verso allenatore e proprietario già un paio di mesi addietro al fine di portarlo a Napoli.

Lo avevamo descritto come il miglior “Lotteria” del dopo Varenne e così è stato. Anche i valori tecnici alla fine sono stati pienamente confermati.
Oltre a Oasis Bi e Voltigeur de Myrt il “tabellone” della finale porta al terzo posto una commovente Princess Grif, protagonista di due prove stratosferiche sempre a girare di fuori e con qualche giustificato rammarico per lo svolgimento tattico della finale. Un Pascià Lest stupendo in batteria e non fortunatissimo nello svolgimento dell’atto conclusivo, che ha costretto Pietro Gubellini a cercare un passaggio al limite del lecito ai danni di Probo Op per trovare lo spazio vitale per correre. Mossa peraltro non giudicata scorretta da parte della giuria, ma che non ha ovviamente lasciato contento Edy Moni.
Già, Probo Op… il primo dei “normali” che a sua volta ha corso benissimo sia in batteria che dopo e che ha evidenziato una trasformazione importante con una inedita velocità nella fase iniziale (qualcosa si era già vista al rientro a Bologna) che potrà tornare molto utile nelle prossime uscite ad alto livello. Siamo sicuri che se la condizione fisica lo supporterà, le soddisfazioni arriveranno. Discreta anche Sahara Fairytale, penalizzata indubbiamente dall’essersi trovata all’atto conclusivo con il numero in seconda fila.
A supportare la bontà del campo partenti di questa edizione vanno rimarcate anche le prestazioni di Pioneer Gar e Quick Fix, altri due ospiti, praticamente inoperosi in batteria e capaci di monopolizzare la consolazione.

Dopo che per una settimana i metereologi non avevano fatto altro che minacciare pioggia torrenziale e freddo intenso, la giornata è stata invece anche più che accettabile. Peccato per quanti si sono fatti scoraggiare, ma alla fine tra tribuna e scuderie non sono state meno di 15.000 le presenze.
Erano anni, a detta di molti, che non si vedeva la curva gremita di gente e ad ogni corsa le tribune si riempivano con il pubblico impegnato anche nelle molteplici attività collaterali organizzate da Ippodromi Partenopei.

Del resto i dati del gioco sul campo sono stati più che positivi. Record assoluto per il dato globale con 260mila euro di volumi, dei quali ben 114 a quota fissa (dato che deve sempre far pensare).
Qualcuno sostiene questo risultato si sia raggiunto anche per via di una retata anti clandestini effettuata nel pomeriggio di venerdì. Se così fosse sarebbe un’ulteriore conferma di come, forse, i margini per lavorare ci siano ancora.
Il “Lotteria” è comunque vivo… Viva il “Lotteria”.




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