“L’ho sempre detto, io… Rue Varenne Dany è un cavallo che testa a testa in un race off secco teme davvero pochissimi avversari…”
Le parole sono di Antonio Di Nardo subito dopo la seconda vittoria consecutiva nel premio intitolato al collega Gianni Campili che si è disputato nel giorno di Pasquetta in una Agnano gremita da circa 8000 persone pronte a celebrare il rito festivo del Lunedì dell’Angelo sul prato della pista di galoppo e tra le tante attrazioni proposte dalla società.
Dunque per il secondo anno di fila il figlio di Varenne e Celeste Pl conquista sul campo il diritto a partecipare al Lotteria e lo fa in maniera estremamente autoritaria letteralmente “demolendo” un avversario comunque validissimo e ritrovato come Superbo Capar.
I due erano arrivati alla finale con percorsi diversi, ma estremamente autoritari rispettando quelli che erano i ruoli di favoriti attribuiti loro alla vigilia e comunque dando luogo al Race Off tecnicamente più appetibile.
Nella prima batteria Superbo Capar dimostrava che i progressi caratteriali evidenziati alla ricomparsa nel Campo Mirafiori erano reali e schizzava al comando come nelle sue migliori versioni. 28.1; 29.9; ancora 28.1 di fronte e un tranquillo 29.7 per la chiusura ne sancivano il dominio anche sul piano visivo. 1.12.4 comunque la lusinghiera media finale. Puma di Girifalco correva bene sulla sua scia e Rombo di Cannone approfittando del gran ritmo riusciva a conquistare la terza moneta dimostrando di esser comunque in progresso, mentre deludeva un po’ Tina Turner, arrivata all’appuntamento con ottime credenziali.
Importante rivedere Superbo Capar a questi livelli “Il cavallo era probabilmente andato un po’ oltre di testa” il commento di Giuseppe Lombardo Jr. “Holger Ehlert è riuscito a trovare la chiave giusta per tranquillizzarlo e ora anche nel precorsa è risultato sicuramente più gestibile”.
Chi si attendeva invece un Rue Varenne Dany scattante al via nella seconda batteria ha invece visto un’altra corsa. Forse anche per l’errore al via di Reine Du Zack Antonio Di Nardo ha deciso di partire senza strafare; ha assistito alle schermaglie iniziali con tanto di scambio tra Powell Bi e Tsunami Gifont ed al paletto di metà gara (percorso comunque in un ottimo 58 netto) è venuto via andando ad attaccare Powell Bi in sediolo al quale Marcello Vecchione ha cercato di opporsi fin quando è stato possibile, ovvero fino a tre quarti dell’ultima curva quando ha issato bandiera bianca. Gli ultimi metri sono stati quindi percorsi in tutta tranquillità.
Si arrivava così all’atto conclusivo con i bookmakers che avevano molti meno dubbi di tecnici e appassionati nella valutazione. Intorno al mezzo l’offerta per Rue Varenne; da 2.10 a 2.20 quella per Superbo Capar. E questo nonostante in un precedente confronto (quello del Due Mari dello scorso anno a Taranto) la pista aveva decretato il successo del pupillo di casa Meli.
Lancio in 13.3 e subito in testa la giubba gialla della Bellosguardo.
Antonio Di Nardo ancora una volta decideva di non forzare la partenza e di percorrere il primo quarto di gara in maniera tranquilla tant’è che veniva fuori un “normalissimo” 29.4.
Poi però si accendevano le polveri: 27.8 il secondo quarto e 27.5 il terzo sulla dritta di fronte per 800 intermedi in 55.3 (km in 1.10.5).
Superbo dava l’impressione di poter replicare, ma a metà dell’ultima curva accusava visibilmente la stanchezza e finiva con il disunirsi costringendo il proprio interprete a riprendere in mano per finire il percorso.
La dirittura d’arrivo era una passerella trionfale per Rue Varenne e il suo festante driver che chiudevano in scioltezza da 1.12.3.
Per il secondo anno consecutivo quindi il portacolori di Amelio Esposito arriverà al Lotteria sfruttando l’occasione Campili.
Nell’edizione del 2016 sfiorò la finale giungendo quarto in batteria dopo aver girato all’esterno di Voltigeur de Myrt e non poté partecipare alla consolazione per un infortunio.
Il Rue Varenne di quest’anno sembra però maturato. Anzi tutto è più fresco, avendo corso meno, e poi c’è la cura Perfetto-Squeglia che sembra aver portato dei miglioramenti importanti soprattutto in quella fase iniziale che da sempre costituiva il suo tallone d’Achille. Anche nella batteria pur non partendo fortissimo, infatti, Rue varenne è rimasto subito a contatto dei primi e quindi la risalità è stata logicamente meno complicata e dispendiosa.
In questo Campili Antonio Di Nardo non ha mai avuto il vero reale bisogno di fare partenza a tutta, ma al Lotteria le cose saranno diverse sebbene, come è ovvio, molto dipenderà dal sorteggio.
Quello che conta è però che da questa corsa esca un cavallo con le credenziali giuste per partecipare al confronto del primo maggio e non un convitato di legno.
Probabilmente Rue Varenne Dany non sarà affatto inferiore rispetto a molti degli altri partecipanti e in fondo lo stesso potrebbe essere per Superbo Capar, a patto che lo sforzo di questo doppio impegno non lasci strascichi, il che depone a tutto favore della formula di una corsa che sta acquisendo una sua tradizione importante.
Certo, Timoko e Un Mec D’Heripré sono avversari di ben altra pasta ma la sensazione, o se preferite, la speranza è che il primo maggio ci sarà comunque da divertirsi.
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