La Consolazione del GP Lotteria è stata caratterizzata da un colpo di scena, avvenuto in prossimità della partenza, quando è stato richiesto l’intervento del veterinario di servizio per Rue Varenne Dany, uno dei probabili protagonisti, vista la strepitosa prestazione fornita in batteria, che ne ha valutato e confermato il ritiro, causa un taglio sotto il piede che gli impediva di esprimersi al meglio.
Alla chiusura delle ali è stato Quick Fix il più veloce, l’allievo di Lufti Kolgiini che nell’eliminatoria era accreditato come alternativa a Pascia’ Lest ed invece aveva sbagliato, rendendosi poi protagonista di un inseguimento monstre. In questa circostanza, il suo interprete Andrea Guzzinati non ha badato a tatticismi, sciorinando parziali mozzafiato ( 40.5 – 56.3 – 1.11.0 – 1.25.6 ) che hanno fatto selezione ma, nei metri conclusivi, ha dovuto inchinarsi allo spunto di Pioneer Gar che aveva iniziato la progressione all’altezza del chilometro, partendo dall’ultima posizione.
Il marcatore è stato completato dalla diligente Sharon Gar che ha agito in schiena al leader, poi Seattle Bi, arrivata con del buono in mano, e Superbo Capar che ha faticato a trovare lo spazio per sprintare. Da sottolineare anche la prestazione di Sugar Ray, costretto a percorso dispendioso, “aria in faccia” ed in comprensibile calo all’epilogo, mentre ha deluso la favorita Radiofreccia Fi, mai in grado di inserirsi nel vivo della corsa.
Il vincitore è stato accreditato di una media al chilometro di 1.11.8, quasi normale in una giornata del genere, che non dice molto sulla sua performance.
In realtà, il figlio di Varenne e Follia, allevato sui prati dell’Allevamento Garigliano (successo doppio per la famiglia D’Angelo che ha organizzato in maniera encomiabile la kermesse ed ha avuto la gioia di vedere una propria creatura affermarsi in una prova di livello internazionale), ha cambiato l’andatura solo nei metri conclusivi, continuando a ritmo notevole anche dopo il traguardo.
E’ parso evidente che il portacolori di Ivan Campili abbia, al momento, caratteristiche e preparazione da soggetto di passo, portato soprattutto per le corse francesi, ma nel suo dna non manca la versatilità che gli ha permesso di essere competitivo, come sottolineato anche da Pietro Gubellini nel dopo corsa: <<In batteria era leggero agli anteriori ed ha sbagliato irrimediabilmente; in seguito lo abbiamo appesantito con delle campanelle, togliendo però i ferri, ed ha trovato il giusto assetto. Mi ha impressionato quando, dopo il palo, ha intensificato l’azione come se avesse dovuto fare un altro giro. Vanno fatti i complimenti a Peppe Ruocco che lo tiene in una forma straordinaria>>.
Ruocco, rintracciato telefonicamente nel suo covo di Grosbois, ha così commentato il successo del suo allievo: <<Ha trascorso un periodo in paddock che l’ha ritemprato dopo le fatiche dello scorso anno; la sua prestazione non mi ha sorpreso affatto, è già arrivato l’invito alla Sweden Cup a cui prenderemo parte prima di concedergli un altro po’ di riposo>>.
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